Lo sfondo nero nella fotografia equestre

8 Marzo 2019

Ho deciso di inaugurare questa Rubrica con un argomento che interessa diversi fotografi e neo fotografi equestri, ma anche semplici appassionati, che mi seguono da tempo su Facebook e Instagram.
Ogni volta che pubblico foto con sfondo nero, ricevo quasi sempre messaggi in cui mi viene chiesto come sono state realizzate, se il background sia reale o se applicato successivamente in post produzione, una volta scontornato il cavallo in Photoshop.
Ebbene, cominciamo con lo sfatare il mito di riuscire a realizzare e correggere tutto, ma proprio tutto in Photoshop, perché vi svelo un segreto: non è vero. O meglio, sì, è possibile realizzare “collage”, che sembrino perfino foto reali e sì, sarebbe possibile scontornare un cavallo e posizionarlo in un contesto mozzafiato, ma ehi, io sto parlando di fotografia, non di foto manipolazione e arte digitale.
Partendo da questo presupposto, occupandomi di fotografia equestre e non di arte digitale (almeno, in questo ambito), quando realizzo un servizio fotografico, cerco sempre e comunque di scattare immagini che si avvicinino il più possibile a ciò che ho in mente e che siano una base più che buona di partenza, per poi andare semplicemente a tirare fuori il meglio in post produzione e non a cambiarle in toto.
Quindi, tornando all’argomento principale di questo articolo, la fotografia con sfondo nero è reale, non è un effetto ottenuto in un secondo momento in Photoshop e fidatevi se vi dico che, quando il cavallo viene scontornato e appiccicato su uno sfondo nero, si vede. Sempre.

Tra l’altro, ci sono diversi e numerosi modi per ottenere questo genere di immagini autenticamente, partendo dal concetto che lo sfondo, rispetto al cavallo, dovrà sempre essere il più scuro possibile.
Per questo, l’ideale sarebbe munirsi di struttura porta fondale fotografico e luci da studio.
Personalmente, è la soluzione che preferisco, siccome permette molta più flessibilità, potendo trasportarla e collocarla praticamente ovunque e permettendomi, inoltre, di posizionare le luci in base all’effetto che desidero ottenere.

Proprio per questo motivo, preferisco allestire il set fotografico in un luogo abbastanza ampio e completamente buio, con solo le luci da studio ad illuminare il soggetto.

Un altro modo piuttosto diffuso, soprattutto in caso non si sia provvisti di porta fondale e luci, è quello di posizionare il cavallo all’ingresso di un luogo buio al suo interno (l’entrata di una scuderia o un campo da lavoro coperto, ecc.) e fotografandolo dall’esterno.
In questo modo, il cavallo verrà illuminato naturalmente dalla luce esterna, mentre lo sfondo dietro di lui rimarrà buio e praticamente nero.
Ci sono alcuni fattori da prendere in considerazione in questo caso ed, uno di questi, è sicuramente che la luce all’esterno non sia talmente intensa da creare contrasti troppo forti sul soggetto.
Personalmente, in caso di luce naturale, preferisco sempre che sia morbida e non crei troppi riflessi e troppe zone d’ombra.


Invece, un modo più “artistico”, se così posso definirlo, è quello di utilizzare un luogo chiuso, naturalmente buio, provvisto di una sola fonte di luce naturale, che può essere una porta od una finestra e posizionare il cavallo a qualche passo da essa e ritrarlo dall’interno del posto, piuttosto che dall’esterno, come nel precedente caso.
È il metodo “naturale” che preferisco, trovando i giochi di luce molto più interessanti.

E voi? Avete mai realizzato foto con sfondo nero?
Qual è il metodo che preferite?